mercoledì 30 aprile 2008

Un cambiamento grande: l'orchestra

Vorrei condividere con voi, compagni, insegnanti, amici della scuola di musica, un pensiero sull'orchestra della nostra scuola.

E' il terzo anno che ho l'onore di suonare in compagnia dei miei "compagni di musica", come mi piace definirli, e devo dire che per me è stata una rivoluzione poter suonare in gruppo.
Prima di iniziare dal m° Alberto Cavoli prendevo lezioni private, e la mia massima apertura all'interazione consisteva nei pezzi eseguiti a 4mani con la mia insegnante. Quando per
scelta (di mia mamma) ho dovuto entrare nella scuola, ero abbastanza preoccupata...

Che io ricordi, ero un pezzo di legno (non che ora sia la scioltezza in persona, neh?), ma ricordo perfettamente il mio primo pezzo con Laura (di Vivaldi) in cui dovevo accompagnarla al saggio. Ero agitatissima, perché lei era "grande", e io a 15 anni mi sentivo un po' una principiante... Tuttavia accadde che, provando col violino, mi sono sforzata per la prima volta di dialogare con un altro strumento. Alla fine ero innamorata del p o pp quando prevalevano le parti melodiche dello strumento ad arco e l'appoggio per sostenere l'intonazione, con piccole punte del pianoforte quando il violino si ritirava, per prendere un attimo respiro. Ricordo il legame che bisognava avere per attaccare insieme, per finire bene, per rendere il pezzo piacevole insomma.
Intanto ero "entrata" nell'orchestra, e ricordo che studiavo le parti appena il maestro me le dava, perché, avendo avuto alle spalle l'esperienza del teatro, sapevo benissimo come un ruolo eseguito male rovina il lavoro di tanti. Ero molto agitata, perché tanti pezzi erano già "collaudati", e io mi sentivo un po' estranea al tutto. Poi, non so come, ho iniziato a sentirmi a casa.

Ricordo che quando faceva caldo, si aspettava l'inizio delle prove sulla terrazza... Io avevo lezione due ore prima, perciò dopo la mia ora mi fermavo lì a studiare per la scuola, quella noiosa, che non vedo l'ora che finisca, quella obbligatoria, e vedevo arrivare tutti, uno per uno, chi si affacciava alla finestra per salutare, chi entrava senza farsi problemi nella stanzina, chi chiacchierava, chi ripassava la parte (sì, qualcuno sì!)... 

Ricordo che dopo le prove aveva lezione Lorena, e noi continuavamo a fare un po' di rumore, chiacchierando e ridendo, mentre lei, concentrata, riusciva a suonare... Chissà come faceva!

Ricordo che col tempo sono arrivati dei "nuovi", e che alla fine sembrava ci fossero sempre stati.

Ricordo che era un continuo aiutarsi, e di norma erano i "grandi" ad aiutare i piccoli, ma adesso... Per i ragazzi tre anni sono tanti, e sono tutti diventati più grandi, più bravi anche, più seri (non troppo, vero Frappo? Perché le seggiole hanno i braccioli?...). Adesso, per lo spettacolo che metteremo in scena il 23 e il 24 maggio, tutti sono chiamati ad aiutare. Tutti hanno contribuito, a Eno. Tutti danno una mano. Non si sente mai nessuno che dice: "ma doveva farlo lui" o "non c'ho voglia", e ragazzi, lasciatevelo dire, questa è una cosa tanto rara quanto incoraggiante, ora come ora.

Per ma l'orchestra è stata l'occasione di ascoltare, innanzitutto; sentirmi parte di una famiglia più grande; percepire fisicamente che la musica non è solo un esercizio, ma anche un grandissimo piacere, soprattutto se condiviso.

Un grazie a tutti voi!

Colonna sonora Eno 2008

Perché non vada dimenticata, ecco a voi il link alla colonna sonora ufficiale del music-camp Eno 2008 Scuola di musica Mozart!

For the longest time - Billy Joel

E per chi volesse cantarla... LE PAROLE!

Oh, Oh, Oh
For the longest time
Oh, Oh, Oh
For the longest time

If you said goodbye to me tonight
There would still be music left to write
What else could I do, I'm so inspired by you
That hasn't happened for the longest time

Once I thought my innocence was gone
Now I know that happiness goes on
That's when you found me, when you put your arms around me
I haven't been there for the longest time

Oh, Oh, Oh
For the longest time
Oh, Oh, Oh
For the longest time

I'm that voice you're hearing in the hall
And the greatest miracle of all
Is how I need you, and how you needed me too
That hasn't happened in the longest time

Maybe this won't last very long
But you feel so right
And I could be wrong
Maybe I've gone this far
And it's more than I'd hoped for

Who knows how much further we'll go on
Maybe I'll be sorry when you're gone
I'll take my chances, I forgot how nice romance is
I haven't been there for the longest time

I had second thoughts at the start
I said to myself, hold on to your heart
Now I know the woman that you are
It's wonderful so far
And you're more than I'd hoped for

I don't care what consequence it brings
I have been a fool for lesser things
I want you so bad, I think you ought to know that
I intend to hold you for the longest time

domenica 27 aprile 2008

Eno 2008

Si è conclusa oggi la straordinaria (almeno per me, ma penso anche per molti) esperienza del campo musicale di Eno dove l'orchestra della scuola ha trascorso tre giorni di intenso lavoro musicale in vista degli spettacoli di fine anno (debutto a Desenzano il 23 Maggio). Il ritmo delle giornate è stato serrato, prove alla mattina, al pomeriggio con brevi pause in cui i baldi musicisti si sgranchivano in concitatissime partite a calcio (meglio non essere in squadra contro Andrea.. soprannominato Rullo Compressore). Questa mattina abbiamo provato per la prima volta lo spettacolo da capo a fine: 18 brani senza interruzione ! Risultato direi ottimi sopra ogni aspettativa. Abbiamo lavorato veramente bene e la sera, non paghi , ancora musica con giochi inventati, tanto per non perdere l'abitudine. Lo spettacolo parte su solide basi. Grazie ragazzi del vostro entusiasmo, della vostra professionalità, della vostra concentrazione. Dirigervi oggi è stata per me un'emozione forte di quelle che lasciano il segno! Ho ammirato anche la maturità di questo gruppo che non ha nulla da invidiare a quella dei professionisti. Mi è piaciuto sentire le vostre emozioni e parlarvi. Nella mente ho il ricordo di momenti di carica, concentrazione, intimità, gioia (la risata contagiosa di Nicola rimarrà nella storia come la serata con i premi individuali ). Penso che in mancanza dei miei angeli custodi della notte, i "musicisti" Gigi ed Elia, in mancanza della musica notturna di Andrea, mi addormenterò canticchiando For the longest time.......

giovedì 24 aprile 2008

Gita di fine anno

Stiamo mettendo a punto la tradizionale gita musicale della Scuola di Musica. Il papà del nostro allievo Matteo, si sta occupando dell'organizzazione. La data prevista sarebbe
domenica18 maggio ma attendiamo conferme da parte degli organizzatori. Tenetevi Pronti!!!

SI PARTE !!

Finalmente si parte!! Siamo pronti per il Music Camp dove ci aspettano tre giorni di musica, studio e divertimento. Ieri abbiamo fatto la prova delle luci in Teatro. Bisogna dire che Gigi riesce sempre a stupirci con effetti speciali. Preziosissimi i collaboratori, Giulio alla console, Mauro assistente di scena, Giancarlo al montaggio. Nuovi "assistenti" sono previsti, ma loro non lo sanno ancora...Chiunque voglia dare una mano è ben accetto. A proposito, stiamo cercando una mamma, signora, signorina che sia abile nell'arte del cucito. Dobbiamo cucire il telo di sfondo del palcoscenico. Fate passare la voce. Grazie

mercoledì 23 aprile 2008

Oggi sopralluogo a Eno

Stamattina 23 aprile una delegazione si recherà ad Eno dove da domani l'orchestra della scuola si ritira per un'intenso Music camp fino al 27 aprile. In programma la preparazione dello spettacolo "La musica ti colora" previsto il 23 maggio a Desenzano e 24 Maggio a Brescia.
In tutto saremo circa 30 persone. Speriamo che le previsioni meteo positive mantengano le aspettative.
Stasera in programma al Teatro Giovanni XXIII° una prova luci oltre a quella consueta musicale. Distribuiremo l'ultimo pezzo Aristogatti Jazz che va a concludere la serie di 18 brani previsti.
Stasera prova di Jingle, impostazione Honky e aristogatti.

domenica 20 aprile 2008

Concertino in duomo


Ecco un'immagine dei tre "solisti"...
rubata con il cellulare quindi accontentatevi della qualità!
Secondo me siete stati bravissimi!
E' stato bello ascoltarvi!

Musica alle Cresime

In occasione della celebrzione della Messa per le cresime del 4 maggio in Duomo un nostro allievo impegnato nel ruppo "Rock" che accompagna i canti dei bambini: si tratta del bassista Luca Visconti allievo di Valter De Rossi.

VVVVVAAAAAAIIIIII LUUUCAAAAAA

sabato 19 aprile 2008

Concertino in Duomo

Stasera abbiamo suonato in Duomo per accompagnare la serata in cui si presentava la ristrutturazione dell'edificio ed è andato tutto molto bene (i miei errori sono mascherati benissimo dai due maestri e come diceva un mio amico "a lavorare con quelli bravi c'è sempre da guadagnare!").

Se volete riascoltare il concerto ecco qui i brani:

Dalla Sonata per Flauto Clavicembalo e Basso Continuo di Bach (BWV 1033)

Allegro

Adagio

Minuetto


Di Evaristo Felice Dall' Abaco (grazie a Fulvia che ha scelto il brano e a Anna che mi ha chiesto di studiarlo per il saggio)

Sarabanda e Aria

Aria (ripetuta a chiusura del concerto)

venerdì 18 aprile 2008

E' arrivato un bastimento carico di...

Sono tornato da Castrezzato con la macchina piena, anzi strapiena, della attrezzatura che la Scuola ha comperato per lo spettacolo: saremo proprio come "quelli veri", leggii professionali con le luci e le piantane con i fari colorati.

Ho anche preso i campanellini di cui abbiamo parlato all'ultima prova e che Milena ha raccomandato nei suoi commenti e due sordine per la batteria.

E chi ci ferma più?!

giovedì 17 aprile 2008

Martino ha bisogno di aiuto

Il Fra Martino è il pezzo che ha bisogno di una boccata di ossigeno perchè è un pò confuso secondo me (ma sentiamo cosa ne pensa il Magister): è un pò troppo veloce e non si sentono i div ersi strumenti svolgere il tema.

Anche qui vale la pena di ascoltare come potrebbe essere e come è.

Questa è la nostra esecuzione

Questa è quella da cui è partito il Magister

Il Jingle com'è e come potrebbe essere

Cari orchestrevoli musicanti, vi suggerirei di ascoltare la registrazione del nostro jingle all'ultima prova (la seconda parte è un pò veloce ma va bene uguale) e poi di confrontarlo con la versione di riferimento che avevamo preparato con Alberto (alcune parti il nostro magister le aveva semplificate ma noi potremmo anche provare a fare cose più difficili come quei violini pizzicati in contrattempo rispetto nella seconda parte Muppet).

Intanto serve per capire come dovrà essere poi l'inizio che apre lo spettacolo ma poi anche per avere suggerimenti per rendere l'esecuzione più grintosa, ad esempio la chitarra elettrica distorta mi sembra molto bella o quei violini belli staccati all'inizio.

Ascoltare, pensare e commentare può essere anche divertente.

Il Jingle registrato alla prova è qui

Quello di riferimento è qui

Proposte per i brani

Stavo andando aletto (vista l'ora) ma mi è venuta un'idea: se dopo aver ascoltato i brani vi viene qualche suggerimento sull'esecuzione complessiva perchè non metterlo qui?

Così ci diamo una mano l'un l'altro a rendere più bello il concerto.

Comincio con due idee:
- visto l'exploit del Piacius con il piatto e ascoltando i diversi brani dove spesso il rullante è troppo "da tamburo da banda" (penso in particolare al crescendo del finale di Close Your Eyes ) e se provassimo a usare il charleston chiuso nei pezzi della sezione blu che devono essere più avvolgenti?

- Deborah's theme parte con quel bel profondo basso che fa agitare la gente sulla sedia e poi quando partono i violini la sonorità si smorza (è vero che ne mancavano due alla prova ma...) :
soluzione 1 - i violini provano e riprovano l'attacco per dargli più suono e farlo bello maestoso
soluzione 2 - magari le chitarre potrebbero dare una mano?

Riascoltarsi per migliorarsi

Ecco i singoli brani della sezione blu estratti dalla sequenza in cui abbiamo suonato oggi i pezzi uno dietro l'altro: sentirete che non è davvero niente male (ci ho aggiunto un pò di reverbero e un filo di eco per dargli corpo ma il suono è il nostro).

Riascoltando la propria parte ciascuno può pensare a come potrebbe fare meglio magari parlandone con gli amici musicisti o con l'insegnante e poi a Eno ...

Eccoli qui:

La Califfa

What a wonderful world

Deborah's theme

Close your eyes

mercoledì 16 aprile 2008

reclute

In previsione degli spettacoli del 23 e 24 maggio, stiamo cercando genitori o allievi che desiderino partecipare con varie mansioni(addetto alle luci, assistente di palcoscenico, fotografo e cameraman, ed altre). Se qualcuno fosse interessatoci contatti.
Buona la prova di oggi. Oggi Giò si è meritato tre + in pagella! Anche Piace non male con il piatto.
Ho visto anche un buon lavoro dei responsabili di reparto, poi vedere tutti seduti come un'orchestra vera è stato emozionante! Bravi
Adesso arriva il bello!

lunedì 14 aprile 2008

Un trio da non perdere il 18 aprile

Venerdì 18 aprile presso la chiesa del Duomo a Desenzano avrà luogo una serata di presentazione dei lavori di ristrutturazione della chiesa con interventi illustri. Naturalmente mi riferisco al fantastico trio dei solisti dell'orchestra Mozart di Desenzano che allieteranno la serata con brani tratti dal repertorio antico per flauto, violoncello e clavicembalo. Ebbene si, Milena Gigi e Alberto saranno per la prima volta nella storia insieme sul palcoscenico.

Un'occasione da non perdere.

le prove di mercoledì 16 aprile

Mercoledì prossimo l'orchestra prova:

Musica blu

+ Aristogatti
+ Honky Tonky

+ Gingle

p.s. Quando è prevista quella calamità naturale chiamata GITA SCOLASTICA il mercoledì, avvisate per l'assenza!

Grazie

venerdì 11 aprile 2008

Del concetto di tempo

Scrive Henry Bergson che il tempo non è una dimensione che si misura con l'orologio, ma un'emozione, ed ha dunque a che fare con gli stati d'animo.Una cosa, dice Bergson, sono dieci minuti passati sotto il trapano del dentista, e una cosa gli stessi dieci minuti passati tra le braccia del proprio amore.
In musica può valere la stessa considerazione? Apro il dibattito.

mercoledì 9 aprile 2008

concerto al Sociale

Molto bello il concerto al Teatro sociale al quale hanno partecipato allievi ed amici della scuola mozart.
In programma Haydn, Smetana e Prokofieff. Presente sul palco la Omnia Sinphony Orchestra e don Mazzi come voce recitante. Particolarità la presenza di un vignettista che in tempo reale descriveva le scene di Pierino e il Lupo.
Ottima esperienza per noi e i nostri ragazzi-
Un grazie a Gigi che ci ha procurato questa opportunità

lunedì 7 aprile 2008

Prove di mercoledì 9 aprile

Le prove di mercoledì :

Gingle della scuola
Fra martino
Aristogatti (scale e arpeggi)
Marcia turca
Sinfonia 40
Pump and Circumstance

domenica 6 aprile 2008

Prokofiev, Smetana, Haydn: quando la musica "parla"

Oggi si chiacchierava con Gigi del bel programma proposto dalla Omnia Orchestra. Preparatevi, ragazzi: vi divertirete, ascoltando al tempo stesso alcune composizioni davvero importanti!

Pierino e il lupo è una favola musicale del musicista russo Sergej Prokofiev. La storia verrà raccontata da don Antonio Mazzi, ma i veri protagonisti saranno gli strumenti musicali. Ogni protagonista di questa fiaba, infatti, ha la "voce" di un elemento dell'orchestra: Pierino è impersonato dagli archi, l'uccellino dal flauto traverso, il micio dal clarinetto, il nonno brontolone dal fagotto, l'anatra dall'oboe, i cacciatori dai timpani (col fracasso che fanno...).
Quella di Prokofiev è una musica così espressiva che vi sembrerà di vedere letteralmente i personaggi sulla scena.

Anche La Moldava di Smetana, musicista ceco, avrà il potere di dare vita e corpo alle note. Si tratta infatti di un poema sinfonico, un genere molto praticato nella seconda metà dell'Ottocento, per descrivere in musica opere letterarie, paesaggi, personaggi illustri e persino fatti storici. Il brano di Smetana, bellissimo, vi accompagnerà in un lungo viaggio, seguendo il corso del fiume Moldava, come il compositore stesso spiega nel programma della partitura:
"Due sorgenti nascono nell' ombra della foresta Boema: una è calda l'altra è fredda; i due ruscelli si uniscono e brillano ai primi raggi del sole. Dai ruscelli si forma così il grande fiume Moldava che diventa grandissimo, scorre attraverso fitti boschi raccogliendo gli echi delle battute di caccia. Il viaggio continua attraverso pascoli e pianure, si avvicina a un villaggio e assiste a canti, danze, balli e giochi nuziali. Nella notte le ninfe dei boschi e delle acque giocano frastagliandole fra le onde luccicanti al chiaro di luna. La scena cambia quando il fiume si apre con forza la strada fra le rocce di S. Giovanni, formando gorghi vorticosi e rapide, per poi precipitare in una cascata. Infine torna a scorrere nel suo letto divenuto ancora più grande e si dirige con maestosa calma verso Praga. Qui, passando, saluta l'antico castello di Vyserhad e continua il suo cammino perdendosi in lontananza".

Leonard Bernstein definiva Haydn "il più grande umorista della storia della musica". Sentendo la sinfonia nr. 94 ne capirete perfettamente il motivo. Innanzitutto, per il ritmo dei movimenti, sempre frizzante e leggero. E poi, per la "sorpresa" che ci sarà durante il secondo brano, l'Allegro molto. Non voglio svelarvi di più, ma vi avverto che questa sorpresa avrà a che fare con il colpo di timpani che dà il nome alla sinfonia...

sabato 5 aprile 2008

La Scuola Mozart a Teatro


Martedì 8 aprile al Teatro Sociale di Brescia avrà luogo un concerto sinfonico di alto livello con la Omnia Orchestra impegnata in brani di Prokofieff, Smetana ed Haydn.

Abbiamo ottenuto 15 biglietti gratuiti. Ne restano liberi ancora 8. Chi desiderasse partecipare mandi una mail di conferma al più presto. E' una bellissima occasione per ascoltare musica in un vero teatro.

Partenza dalla scuola di musica alle 19,00 martedì 8 aprile. Abbiamo organizzato 3 auto che possono trasportare i 15 partecipanti.

Presentato lo Stage musicale di Eno

Come l'anno scorso , anche quest'anno dal 24 al 27 aprile l'Orchestra della scuola si recherà ad Eno di Vobarno per un full immersion musicale di tre giorni. Gli allievi con i loro insegnanti si prepareranno per lo spettacolo musicale previsto nel mese di maggio. Ieri sera abbiamo incontrato i genitori per presentare le attività . Grande entusiasmo per questa esperienza.

mercoledì 2 aprile 2008

Date del concerto "la musica ti colora"

Ho avuto ieri conferma sulle date del concerto/spettacolo che stiamo preparando con l'orchestra:

Venerdì 23 Maggio ore 20,45
Teatro Giovanni XXIII° a Desenzano
(DEBUTTO!)

Sabato 24 Maggio ore 21,00
Chiostro di San Giovanni a Brescia


Segnatelo in agenda

Grazie

martedì 1 aprile 2008

Dolore come base dell'espressione artistica

Spiegazione di due ore a scuola:letteratura italiana. Tra i tanti testi letti, un estratto dal Discorso sull'indole del piacere e del dolore di P. Verri. Nella fattispecie, il secondo capitolo, in cui si distinguono i piaceri e dolori fisici e morali, seguendo il filone che sfocia nell'estetica sensista.

Nella "guida all'analisi" proposta dal nostro libro di testo trovo queste parole, che mi hanno assai colpita:

Nella classificazione dei dolori, poi, Verri ne individua di particolari, che chiama "innominati": "Sono questi dolori innominati, dolori non forti, non decisi ma che ci rendono addolorati senza darci un'idea locale di dolore, e formano vagamente cì, ma realmente il nostro mal d'essere, l'uneasiness", ovvero l'inquietudine, il tedio, la noia. E' da questi particolari dolori che nasce il piacere estetico: "La musica, la pittura, la poesia, tutte le belle arti hanno per base i dolori innominati; in guisa tale che, se io non erro, se gli uomini fossero perfettamente sani e allegri, non sarebbero nate mai le belle arti. Questi mali sono la sorgente di tutti i piaceri più delicati della vita. Esaminiamo infatti l'uomo nel momento in cui è veramente allegro, contento e vivace, e lo troveremo insensibile alla musica, alla pittura, alla poesia e ad ogni bella arte [...]. L'uomo vigoroso che ha la contentezza nel cuore, è nel punto più rimoto dalla sensibilità: questa s'accresce col sentimento della nostra debolezza, dei nostri bisogni, dei nostri timori. Un uomo che abbia della tristezza, s'egli avrà l'orecchio sensibile all'armonia, gusterà con delizia la melodia d'un bel concerto, s'intenerirà, si sentirà un dolce tumulto d'affetti, godrà un piacer fisico reale, cioè sarà rapidamente cessato in lui quel dolore innominato, da cui nasceva la tristezza, coll'essere l'animo assorto nella musica e sottratto dalle tristi e confuse sensazioni di dolori vagamente sentiti e non conosciuti". Insomma i dolori innominati inducono l'uomo a ricercare i piaceri più vaghi e raffinati dell'arte, della musica e della poesia, i soli capaci di lenirli. Le arti stesse nascono nella storia della cività, secondo il Verri, per lenire questi dolori. E nel tentativo di lenirli l'uomo affina la propria sensibilità, potenzia le proprie capacità percettive.

Non è sublimazione. Va oltre.
Mi è piaciuto molto questo commento, perché lo sento molto vicino alla mia sensibilità, appunto, e, per quanto poi sia da considerarsi inserito nel suo tempo, resta assolutamente vero.

Sarebbe scorretto asserire che un artista debba essere necessariamente e unilateralmente portato ad un dolore di fondo, dovuto vuoi all'acuta sensibilità (così che il dolore ne sarebbe la conseguenza) vuoi all'inclinazione naturale (così che il dolore sarebbe la causa connaturata). Infatti si sottolinea come tutti hanno dei momenti che presentano in modo più o meno spiccato del "dolori innominati", ma che chi ha una particolare sensibilità in un certo campo, come l'arte, nella fattispecie la musica, ma anche la poesia e la pittura, che in un certo senso altro non sono che formali differenziazioni di una sostanza universale e profondamente umana, allora questa persona coglierà in modo più marcato la bellezza che sta a fondamento dell'estetica lenitiva del disagio indefinibile.

Importante è dunque non negare di avere quel dolore, nè esaltarlo come se fosse la parte più importante di noi, ma riconoscerlo qualora si presenti, lasciandolo agire senza coccolarlo eccessivamente e godendo della possiblità che anche nel dolore ci viene offerta, di profonda comunione con noi stessi attraverso l'unione con gli altri, grazie alla massima manifestazione di quel Sublime tanto inavvicinabile per l'uomo.

Scusate la forma a tratti barocca, ma non mi risultava congeniale nessun'altra modalità espressiva.

Prove di domani 2 aprile

Ho scritto per errore che si prova what a wonderfull. Si prova invece We are the world